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mercoledì 11 febbraio 2015

Di virus e calamità casalinghe

Come ci spiega Wikipedia, "con piaghe d'Egitto ci si riferisce a quelle punizioni che, secondo la Bibbia, Dio inflisse agli egizi affinché Mosè potesse liberare gli Israeliti, dal paese della schiavitù". Perché tiro fuori questo argomento? Forse qualcuno si sarà accorto che per qualche giorno ho spento la luce di questo blog. L'ultimo post non faceva in effetti ben sperare, ma non c'entra molto con la mia sparizione. Certo ho avuto qualche momento difficile, ma per il momento la ferita si è richiusa. Tuttavia mi sto interrogando sulla ragione che sta dietro ad altri eventi di quest'ultima settimana, che mi hanno fatto pensare, certo con grande umiltà, alle calamità dl'Egitto...


Si è cominciato con l'arrivo di alcuni virus lo scorso week end: l'influenza che ha colpito Leonardo e si è spostata poi su Gi, il mio compagno. Io ancora salda come una roccia (la verità è che non posso permettermi di ammalarmi!!), porto L. avanti e indietro dal nido, cucino, lavo, accudisco, bambino piccolo e bambino meno piccolo.
Ciò che è stato scoperto nel frattempo è cosa tuttavia peggiore. Ma dobbiamo fare un passo ancora più indietro. Qualche tempo fa, è accaduto che alcune mattine, al risveglio, trovassi le tenere braccine di Leonardo coperte di strane bolle. A volte le bolle si localizzavano in fronte o sulle guance. Pensavo a qualcosa di alimentare, un reazione allergica, tipo. Poi anche Gi ha iniziato a lamentare lo stesso fenomeno. Com'è come non è, chiediamo un consulto al medico di famiglia (padre di Gi) e ci sentiamo rispondere "mah forse è varicella..." (varicella?!? ma veramente io me la ricordo un po' diversa...vabbé).  Alla fine mi viene un'intuizione: forse si tratta di un'allergia al piumino del letto che abbiamo da poco cambiato. Ebbene mi metto a fare ricerche sulla rete, che ahimé mi rivela una verità ben peggiore. Appena digito allergia-piumino-bolle su Google, ecco che, non so come, appare la reale diagnosi: cimici da letto..ah..ecco...COOOSA??? CIMICI??? Proprio così. In inglese le chiamano bed bugs.
A un'analisi accurata del nostro talamo scopriamo dunque che non è proprio solo nostro, come pensavamo. Lo condividiamo invece con un nido di questi cosi che solo a nominarli un brivido mi corre giù per la schiena. E non sono certo carini come questa sbirulina qui sotto...
La disinfestazione casalinga parte dopo cena e va avanti fino a notte inoltrata. Il materasso è per fortuna immacolato, dato che questi esseri hanno scelto di bivaccare sulla testiera di tessuto. Ammazzate tutte con getti di vapore, sfoderiamo, smontiamo, aspiriamo, laviamo come ossessi...Dovremmo, spero, essercene liberati. Tuttavia, la sera, quando entro sotto il piumone non posso fare a meno di pensare alla nostra convivenza con tali....brrrr.....cosi....E almanacco sul perché siamo stati puniti con questa serie di sfortunati eventi. Sulle ragioni di questa nostra piccola e casalinga piaga d'Egitto...

3 commenti:

  1. Ogni tanto capita di convivere con più organismi... fuori o dentro di noi! ;) La scorsa estate sono venuti a farci visita i simpatici pidocchi. Siccome me ne sono accorta tardi li abbiamo presi tutti in famiglia, nonne comprese, e per di più la bomba è scoppiata il giorno della festa di compleanno di mio marito, mentre mia figlia doveva partire per la vacanza scout... non ti dico il delirio... capelli tagliati nella doccia senza pietà, shampoo antipidocchi a profusione, pettinino stretto a manetta... per fortuna ce la siamo cavata, ma è stato uno stress micidiale. Certo, la sera della festa un argomento di conversazione ha tenuto banco per un bel po' :).
    Ti sono vicina e spero che si sia risolto tutto. Non pensare che sia una punizione... magari piuttosto una prova di sopravvivenza.
    Un abbraccio

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  2. Hahah, anche le nonne?? Scusa, immagino che allora la cosa non facesse molto ridere ;).. comunque dai c'è la stiamo cavando, anche se Gi è ancora steso dagli ospiti invisibili. Sicuramente sono eventi che mettono alla prova, d'altronde da tutto si può imparare qualcosa no?

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    1. Diciamo che è stata dura, ma per fortuna con un po' di ironia... nel Blog qualcosa l'ho scritta e oggi ci ripenso con leggerezza.

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