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martedì 3 febbraio 2015

Semplicità #1 - Com'è bello fare il pane...

Il mondo della cucina non mi ha mai interessato un granché. Preparo di solito pochi piatti semplici, meglio se poco conditi e soprattutto veloci. Mi piace però sognare scorrendo i siti di aitanti food blogger che raccontano e illustrano passo passo, con passione, i propri capolavori culinari. Immagini e video a testimonianza della propria maestria con forno e fornelli.

Tuttavia, ormai da qualche tempo, ho scoperto che una cosa in cucina mi piace davvero farla: il pane.
Amo fare il pane non solo perché è più facile di quanto uno pensi, non soltanto perché fatto a mano è più buono e duraturo, nonché più economico di quello del fornaio. No. Fare il pane - unire farina, acqua, lievito, olio e sale, impastare, vedere crescere l'impasto, cuocere e sentire il profumo quando sforni la pagnotta -  è un'operazione un po' magica, che sa di antico. Un qualcosa di dimenticato, che oggi non si fa più. Perfino chi si destreggia abilmente tra cibo e padelle, chi sforna torte e manicaretti di ogni genere, il pane lo acquista di solito in panetteria.

E mi chiedo, perché? Forse perché il pane ha bisogno di tempo. Tempo per essere lavorato, tempo per lievitare e per lievitare ancora. Tempo per essere reimpastato e coccolato. Ha bisogno di tempo, in una società in cui il tempo non c'è. Dove è cosa sottovalutata, un po' bistrattata, sempre più spesso sprecata. Forse il tempo che serve al pane per diventare tale ci ricorda che a noi il tempo sembra di non averne, troppo presi come siamo a correre come forsennati. Ci ricorda come ogni tanto dovremmo poter e saperci prendere del tempo e non necessariamente per farne qualcosa. Semplicemente non sacrificarlo continuamente, pensando che sia inesauribile.. per questo forse fare il pane oggi un po' ci spaventa: per farlo dobbiamo fermarci, aspettare, far scorrere i secondi, i minuti, le ore...

Per farci coraggio ecco qui la mia ricetta per il pane fatto in casa :)

530 grammi di farina (io mischio farro, grano integrale, grano 0, kamut...)
300 ml di acqua
20 grammi di lievito fresco
un cucchiaio di olio
un cucchiaino raso di sale

Unisci gli ingredienti e inizia a impastare...












 Poi impasta più energicamente, per una decina di minuti...

 Quando l'impasto diventa morbido ed elastico, non appiccicoso, che é un piacere maneggiarlo, fanne una palla, coprila con un telo e mettila a riposare al riparo da correnti d'aria (io lo metto in forno)


Lascia a lievitare per due ore, poi tira fuori la palla, che nel frattempo sarà diventata un pallone e (anche se non vorresti) impastala nuovamente e lasciala a riposo per un'altra ora...

Poi metti la pagnottella su una teglia nel forno freddo con un tazzina colma di acqua (per creare umidità) e accendi su 220°. Quando la superficie inizia a dorarsi abbassa a 180° e lascia cuocere per 15-20 minuti. 

Sforna, lascia raffreddare su una griglia
et voilà!





2 commenti:

  1. spettacolo! che brava!....ma oltre al pane apprezzo molto di più la filosofia che c'è dietro e che tu hai ben illustrato!

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